31 ottobre1517- 31 ottobre 2017:
cinquecento anni sono trascorsi dacché Lutero affisse alla porta della
cattedrale di Wittemberg le sue novantacinque tesi, di fatto dando avvìo alla
riforma protestante. Posizioni inconciliabili? Incapacità di ascoltare le
reciproche ragioni? Preghiamo perché il dialogo avviato continui, rendendo
ricchezza le differenze.
Nel frattempo, a modo nostro
vogliamo sentirci vicini ai fratelli protestanti in questa ricorrenza provando
a dare voce a Martin Lutero, immaginando un suo dialogo con se stesso in cui ci
parli della propria esperienza del peccato e della misericordia di Dio, nucleo
della sua fede e motore della riforma da lui auspicata.

Prendine atto: non ce la fai.
Continuare a confessarti è un
altro modo di continuare a rimanere attaccato a Cristo, come la preghiera, ma
nemmeno questo, in sé, ti rende giusto.
E’ Cristo che ti rende giusto in
quanto sei in Lui, sei rivestito di Lui, non perché sei diventato giusto
come Lui.
Non c’è rimedio: continuerai a
peccare e a starci male perché pecchi.
Sei uomo, non Dio.
Ma Dio ti fa Sé per dono.
Ti fa figlio per adozione.
Nel momento in cui stai peggio
perché ti senti lontano da Lui, alza gli occhi: incontrerai lo sguardo di un
padre; alza le mani: Lui ti tirerà in braccio a Sé.
Perché Lui c’è e tu ci sei per
lui.
Non è perché ti sei ripulito
dal tuo peccato che Dio ti accoglie, ma con il tuo peccato, per mostrarti che
Lui è più forte del tuo peccato, che il suo amore per te non ha paura né schifo
di nulla. E a darti la Vita sarà la dolcezza di questo suo amore, non la
soddisfazione di sentirti pulito e a posto. Davanti a tutti, così come sei, Dio
grida che sei suo, che niente e nessuno potrà mai separarti dal suo abbraccio.
Nello scoraggiamento per la
mia fragilità e incapacità di superarla, il rischio è di arrendermi al mio
peccato e di conviverci.
No!!! Mi arrendo alla tua
misericordia, Signore; accetto sia tu a dovermi rendere giusto riempiendo
continuamente il mio vuoto di capacità con l’immensa ricchezza della tua
grazia.
E il mio peccare…?
«Centrati in me e non sul tuo
peccato», mi dici. «Da qui, dall’io in te e dal tu in me, nascerà il bene che
io voglio essere e compiere attraverso di te. E… dalla tua lotta col peccato…
pure da qui nascerà un bene.
E, alla fine, tutto sarà
bene».
Per secoli i cristiani si sono
combattuti tra loro, tacciandosi reciprocamente di eresia, ciascuno affermando
che il suo era il solo modo giusto per rapportarsi con Dio. Questo di Lutero è
uno. Un altro –un po’ più cattolico- lo vedremo nel prossimo post, ma cento
altri ce ne sono che nascono non solo in persone diverse, ma anche nella stessa
persona in momenti diversi della stessa situazione e in fasi diverse della sua
crescita spirituale.
Riconoscerlo è il primo e
fondamentale passo per sentirci compagni di cammino che si arricchiscono delle
reciproche differenze e superare così le attuali divisioni.