1 dicembre 2023

Il sentirsi sbagliati

«Il male agisce in te, ma non fa parte di te». Accanto alla coscienza della misericordia di Dio, per uscire dall’influenza delle forze negative che condizionano il tuo agire è essenziale che tu recuperi il senso della tua “alterità” rispetto ad esse. Certo nascono dalla tua storia e dalla tua attuale vita, ma non fanno parte della tua personalità.

Queste paure, queste angosce che ti rovinano la vita non sono parte del tuo carattere -e quindi ineliminabili-, ma nascono da condizionamenti a cui puoi contrapporti!

La tua ombra è proiettata da te, ma non fa parte di te. Puoi allora assecondare l’azione della luce perché la dissolva. Se invece l’ombra fosse parte di te non potresti combatterla: distruggendola ti distruggeresti. Inoltre il senso della negatività del tuo essere ti renderebbe incapace di scoprire le risorse che hai a disposizione per combattere il male o, se anche le vedessi, le avvertiresti inadeguate e sopraffatte dal male che tu sei.

Poter dire che tu non sei questo male, che questo male non fa parte del tuo essere, ma ne è solo un limite, una catena, una prigione che ti viene imposta dall’esterno, ti ridà l’autostima e la fiducia in te stesso necessarie a costituirti almeno controparte di ciò che ti sta distruggendo, per combatterlo con ciò che Dio ti ha donato in te stesso: qualità, capacità, sensibilità da Lui fatte crescere nel corso della tua storia.

«Non sei nata buona o cattiva, ma all’interno di questa tua storia il tuo cuore, la tua affettività è stata terreno di lotta tra le forze del male e quelle del bene, fra l’azione di situazioni contrastanti:

  • alcune ti hanno ferita negandoti sostanzialmente la possibilità di soddisfare i tuoi bisogni fondamentali (sicurezza fisica, dignità, affetto, stima, ecc.), attraverso persone che ti hanno scaricato addosso le conseguenze delle loro paure e delle loro angosce, facendole entrare anche in te;

  • altre ti hanno fatto crescere costruendo, o ti hanno fatto guarire ricostruendo, questa possibilità attraverso persone che hanno saputo traghettarti nell’amore, nella fiducia, nella speranza che loro stesse stavano vivendo.

In un senso o nell’altro, tutte queste persone ti hanno trasmesso il loro spirito, il loro modo cioè di relazionarsi con la vita, che, malato o sano, influenza ora il tuo modo di agire, portandoti verso l’autodistruzione o la realizzazione personale, verso il tuo personale inferno o verso la vita eterna, la vita cioè vissuta in pienezza.

In quanto a te esterne, le varie forze possono influenzarti, ma non toglierti completamente la libertà morale: una volta riconosciutane dai frutti la negatività, fa’ nuovamente della tua scelta di seguire Cristo il punto di partenza per un cammino di liberazione concreta dai condizionamenti che esse tentano di importi.

                                                                                                               Michele Bortignon


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