Quante
volte guardiamo alla vita con gli occhi dell’abitudine, quante volte guardiamo
e non vediamo, oppure vediamo solo la realtà del momento senza quello sguardo
d’insieme che ci permette di capire. È stato così anche per Maria di Magdala,
Pietro e l’altro discepolo: il loro era uno sguardo fermo all'apparenza, erano incapaci
di vedere dentro alla realtà ciò che Gesù aveva loro detto più volte: che
doveva morire e che sarebbe risorto il terzo giorno.
Partendo
da questo versetto di Giovanni, ci siamo chiesti: quando nella nostra vita
siamo riusciti a guardare una situazione di morte vedendoci dentro già una
rinascita? Quando cioè l’esperienza di risurrezione di Gesù, o di persone
che conosciamo o una "risurrezione" che abbiamo già sperimentato sulla nostra
pelle, ci ha permesso di guardare oltre le apparenze con uno sguardo di
speranza e aprire la via a una nuova risurrezione vedendola già in quella
situazione di mancanza o di morte che stavamo vivendo. Nell'ultima situazione
di morte che ho vissuto dove ho trovato Gesù che mi dava la mano per risorgere
con me?
L’ultima volta che ho visto tutto nero e tutto sembrava
scivolare nel disastro e nell'irrimediabile, mi è bastato alzare lo sguardo,
lasciarmi abbracciare dal sole e lasciarmi dire dalla natura: “Alla bellezza
non ci sarà mai fine perché io, la natura, mi rialzo e rifiorisco sempre”.
Maria Rosa
Hanno portato via il Signore dal mio cuore e non so più dove
cercarlo. È quando mi sento di avere una pietra al posto del cuore perché penso
di non amare i miei figli come quando erano piccoli, perché la presenza di mio
marito non mi emoziona come quando eravamo fidanzati. È quando attorno a me
vedo tanta sofferenza. E mi chiedo cosa vale la pena nella vita. Ma un “angelo”
mi ricorda: "Vale nella tua vita solo ciò che fai con Amore".
Elisabetta
Quando il dolore batte duro facendomi sentire vecchio
anzitempo, ascolto la Voce che mi dice «Guardati attorno: c’è tanto che dà
bellezza alla vita. Vale la pena di cercarlo e lasciare da parte il tuo male».
E mi accorgo che ho ancora tanto da dare e da ricevere. Michele
Basta poco! Un groviglio d’incomprensioni,
aspettative, fatiche, silenzi, bisogni e ferite possono diventare muro alto e
spesso e buio. Poi succede che un “angelo” mi si fa accanto e con me guarda
dentro al sepolcro degli eventi e mi chiede cosa cerco, quali sono i
bisogni. E basta questo per far sgretolare una pietra pesante di separazione
che allontana nelle relazioni personali. Sentirsi amati rende tutto possibile,
anche risorgere. Tutto il resto a poco a poco si fa. Claudia
Ho trovato Gesù sotto il peso della croce metafora
della sofferenza che stavo vivendo in questo periodo di vita, mi ha preso per
mano sorridendomi, accompagnandomi lontano dai percorsi bui e tetri verso
sentieri di luce divina ...Maurizio
In
questa Pasqua del Signore l’augurio che vi facciamo è di uno
sguardo che sa scorgere un germoglio di rinascita anche nei terreni e nelle
situazioni più aride della vostra vita. Buona Pasqua!
Maria Rosa Brian