Qual è il bene più prezioso dell’uomo? La sua vita, intesa
come luogo in cui poter costruire la sua avventura umana. La vita come spazio
per una storia, la sua storia.
Ma tu questa opportunità la sai
cogliere? La differenza tra vivere e lasciarsi vivere è il sapere dove vuoi
arrivare e quale strada percorrere. E quando la tua strada l’hai decisa, devi
poi difenderla: pressioni di ogni tipo cercheranno di fartene deviare,
subdolamente cercando di convincerti che stanno facendo il tuo interesse.
Pressioni-passioni: raggiungono
il loro scopo quando ti manovrano illudendoti che proprio seguendo loro stai
esercitando la tua libertà e che il progetto di vita che hai deciso è in realtà
una gabbia da cui liberarti. Un’illusione che ti bevi come miele, perché piena
di emozioni e di eccitazione e a cui tu stesso costruisci basi razionali per
poter sussistere, tanto ti coinvolge.

Difficile scegliere la ragione
quando le emozioni si rivestono di ragioni.
Ma puoi liberare la tua libertà
con la fede basata sul ricordo: il tuo progetto non l’hai costruito a tavolino,
né l’hai assorbito acriticamente dall'esterno, ma hai abbracciato delle verità
che ti hanno emozionato e, messe assieme, hanno delineato la persona che vuoi
essere. Ciò che è vero è bello. Metti dunque la tua fede nella Bellezza che
vuol farti suo, dandoti emozioni più sottili ma persistenti, che trovano eco in
ciò che sei e ti sostengono in ciò che vuoi essere.
Puoi rendere fedele la tua
libertà risvegliando e rivivendo l’amore per la Persona in cui hai visto
incarnate queste verità e hai capito che avvicinandoti a lei ti avvicinavi alla
persona che volevi essere. Quando ami ti coinvolgi con tutto te stesso in una
promessa di eternità. Non giocarti allora per lo sprizzare di una sensazione,
ma nel calmo fluire della profondità dell’essere.
Scegli dunque dove vuoi stare. E
lotta per difendere la tua scelta.
Lotta quando è il momento di
lottare: in bilico tra l’assecondare o meno la tentazione, mettendone in atto i
suggerimenti. Quando invece sono solo i pensieri a tormentarti, lasciagli fare
il loro lavoro e tu fa il tuo: se è notte, dormi; se è giorno, occupati
d’altro; ma non dargli corda, non entrare in dialogo con loro: ti sfiancano
inutilmente cercando di farti sentire un mostro indegno unicamente perché li
hai avuti. Ma il tutto si svolge solo nella tua mente, non nella realtà; e solo
i fatti sono buoni o cattivi.
Tienilo sempre presente: sei
fragile, ma sei libero. E la vera gioia sta nell'essere protagonisti del
proprio sogno. L’alternativa è qualche sprazzo di piacere su un fondo di
amarezza e banalità.
Michele
Bortignon
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