4/05/2020

Dentro la Passione stando a casa


Settimana Santa 2020. Che peccato! Niente ulivo da sventolare. E poi nessuna lavanda dei piedi. Era così bella quella cerimonia! Con i bei canti, il prete che si cinge il grembiule, i bimbi che si tolgono un calzino lindo da un piede già sterilizzato, gli scappano risatine e il catechista si rabbuia per indurre seriosità.
Che Grazia, mio Signore! Non posso andare in chiesa da spettatore. Devo trovare io il modo di lavare i piedi a qualcuno, qui dentro, o là fuori ma nel mio cuore, per ora. Mi chinerò su mia moglie stanca di eterne faccende quotidiane, su mia figlia smarrita, su mio figlio che si allena a stare senza di Te, su mio marito deluso da chi credeva amico, su mia madre rimasta senza la sua amata metà. Poi, se mi sarà servito, se avrò preso un poco forma di Te, se avrò baciato ciò che è difficile anche solo avvicinare, potrò riprovarci dovunque e con chiunque, senza aspettare un altro giovedì Santo.
E il venerdì Santo! Mi mancano quelle belle Via Crucis! Guardare le stazioni, la croce, le candele, le letture e le lunghe riflessioni. Mi addolorava, ma mi ricaricava venerare Nostro Signore Gesù il Cristo Salvatore insanguinato.
Dio mio! In questa stazione casalinga ti vedo faticare a portare pace e perdono nel mio cuore per quella persona che forse ha sbagliato nei miei confronti, o forse ho solo creduto fosse così. E per quell’altro che invece mi ha ferito pesantemente: è stato ingiusto, crudele, un aguzzino per me. Mi ha pure diffamato. Questa non me la doveva proprio fare!
Ti prego: passa attraverso questa bocca, Spirito Santo. Tu soffia, io ci metto la mia voce: “Perdona loro: non si rendono conto del male che fanno”. E poi lascia che reclini il capo, stanco e felice, sul petto di mia moglie, sulla spalla di mio figlio: “Ce l’abbiamo fatta - un attimo ancora, appena un sabato - è già Pasqua!!!”
Pasqua di Vita Vera stavolta, in questa casa, e in quella e quell’altra ancora. Niente scenette toccanti, niente commozione per una lettura, niente ricariche a tempo. Qualcosa è cambiato.
Hai voluto vivere dentro di me in gesti d’Amore che mi hanno trasformato, mio Signore e mio Dio! Non mangerò il Tuo pane spezzato: con Te mi sono lasciato spezzare un poco, insieme siamo discesi in una tomba, di là mi hai portato fuori per mano, vittorioso con Te. Siamo Risorti!!!
Che Grazia! Che Pasqua! Auguri: che si possa risorgere ora e sempre con Lui !!!

                                                                                                                                 Claudio Pellanda

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