8/03/2020

Il limite creatore


Forse qualcuno può dire di non aver vissuto, e magari ripetutamente, qualche situazione limitante nel corso della propria vita? Qualcosa che sembra accanirsi nel porre dei limiti nella tua precedente “normalità” o rispetto alla “normalità” di chi ti vedi attorno…
Ricordo che p. Gilles Cusson, il gesuita che traspose gli Esercizi ignaziani nella forma a cui anche noi col Kaire ci ispiriamo, in una sua lezione ci parlava del “limite creatore”: creatore di che cosa? Voglio provare a rifletterci a partire dall’esperienza di limite sperimentata quando mi ero rotto una gamba.

Il primo limite che incontri è quello che il dolore fisico ti ritaglia attorno, quasi a separarti da tutto ciò che prima occupava i tuoi interessi e le tue energie. Il dolore è geloso e vuole che ci si occupi solo di lui. E ti atterrisce con la sua fedeltà, dicendoti che la vostra relazione è “per sempre”. Occorre allora sottrarsi a questa schiavitù, certo nella misura in cui ciò è possibile, sfruttando tutte le occasioni che si presentano e che puoi creare per svincolartene ed evadere. E, soprattutto, nutrendo la speranza che anche questo passerà e ti lascerà con una lezione di vita se cerchi di dare un significato a ciò che stai vivendo.

Un altro limite che ho incontrato è quello della separazione dal comune modo di abitare nel mondo: quanti ostacoli ho scoperto nel mio muovermi nell’ambiente che mi circondava e nel fruirne! E qui mi si sono aperte comprensione e sensibilità nei confronti di chi in questi problemi ci vive costantemente, e ho sentito che non è giusto esistano persone prive delle opportunità che per me sono normali e quotidiane.

D’altro canto, questi limiti mi hanno aperto opportunità di relazioni che mai avrei avuto: ho scoperto persone attente, gentili, premurose, disponibili; a volte anche occasioni per una condivisione che si è spinta oltre il normale scambio di informazioni e di opinioni.

Cosa dunque ti dà l’esperienza del limite, nel suo essere un’esperienza fuori dal comune? Una comprensione della vita e una sensibilità ai problemi fuori dal comune. Entrambe si sviluppano per farti sopravvivere nella difficoltà che affronti e per darle un senso che ti rimetta psicologicamente in equilibrio.

Michele Bortignon



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