Quanto poco ci vuole a metterci di malumore e a rovinarci così la giornata? Un malinteso con una persona a cui teniamo, qualcosa che non va per il verso giusto, un egoismo altrui che ci ferisce… Ci coglie allora un senso di ingiustizia (o di colpa se siamo noi la causa della situazione) e tutto sembra un disastro.
Ultimamente ci sono passato anch’io a causa di un piccolo incidente in camper e rifletterci sopra mi ha aiutato a capire come uscirne. Sarà un esempio semplicistico, ma, appunto in quanto semplice, forse potrà aiutarti a individuare una dinamica da applicare a casi più complessi.
Il primo passo è RIDIMENSIONARE. Forse quel che è successo non è proprio un disastro, ma una cosa fastidiosa, magari anche dolorosa, a cui però non è giusto dare il potere di sconvolgerci la vita. Nel mio caso era andato in pezzi un angolo del paraurti di plastica, ma niente di sostanziale era stato toccato. Certo, il paraurti di un veicolo vecchio, di cui non trovi ricambi, per cui il secondo passo, quello di REAGIRE, si presentava più complesso. Ma reagire è anche accettare la sfida di creare una novità tirando fuori le proprie risorse. E con una colla e uno stucco particolari sono riuscito a riparare in qualche modo. Non è tornato come prima, per cui il malumore persisteva. Ho messo allora in atto il terzo passo: RICENTRARSI. Il negativo tende a invadere completamente il nostro campo di coscienza, facendoci vedere tutto nero. Da qui l’importanza di accorgerci che nella nostra vita, anche così com’è ora, c’è tanto di bello, di buono, di vero da rimettere al centro per dargli modo di esplicare il suo potenziale di bellezza che suscita gioia. E ho deciso di essere felice gustandomi fino in fondo la bella giornata di sole e la passeggiata in montagna che mi aspettava.
Ridimensionare, Reagire, Ricentrarsi: 3 R, una formula facile da ricordare, da usare come salvagente quando l’amarezza ci trascina alla deriva.
Michele Bortignon
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